Le porte di rete

di Giorgio Davanzo
Nella comunicazione informatica l'indicazione della porta di rete è un'informazione necessaria a stabilire il collegamento tra due dispositivi posti su una rete pubblica.

Le porte di rete

Solitamente questo parametro viene riportato dopo l'indirizzo IP del destinatario ed è separato dal carattere "due punti".

Per i protocolli TCP e UDP può assumere valori da 0 a 65.535 (16 bit) ed è spesso assegnato automaticamente in modo invisibile dall'applicazione che stiamo utilizzando.

Ad esempio, un browser internet inoltra le richieste verso la porta 80 che è quella standard riservata alla comunicazione web http.

Vuol dire che dall'altra parte, a quell'indirizzo ci sarà un server con un servizio web in ascolto sulla porta 80;
ricevuta la richiesta, questo server elaborerà la risposta e la inoltrerà all'indirizzo IP e alla porta del richiedente.

Un esempio pratico:
se sulla barra indirizzo del browser digitiamo
google.com
considerato che il server DNS effettua la conversione del nome dominio in indirizzo IP, la nostra richiesta sarà inoltrata con questi dati in intestazione:
destinatario: 216.58.205.174:80 (80 = porta http)
vuol dire anche che se sulla barra indirizzo scriviamo 216.58.205.174:80 sarà equivalente a scrivere google.com.

Se invece cerchiamo la pagina https
https://www.google.com
la richiesta verrà inoltrata così:
216.58.205.174:443 (443 = porta https)

Le porte riservate

Le porte con valori da 0 fino a 1023 sono riservate a servizi standard come
21: FTP
25: SMTP
443: Https
etc.

L'utilizzo della porta permette di gestire connessioni multiple sullo stesso dispositivo (tecnica della multiplazione).

Ad esempio se un server web fosse anche server mail, le richieste al medesimo indirizzo verrebbero effettuate su due porte differenti. (es.: 80 e 25).

Porte del richiedente

Anche il client (ad esempio quello da cui si naviga in internet) utilizza le porte, in questo modo:

appena confermiamo la ricerca sul browser, il sistema operativo associa automaticamente un numero di porta disponibile tra quelli liberi (compreso tra 1.024 e 65.536);
questa porta rimane attiva fino a qualche decina di secondi dopo la chiusura della sessione.

Se contemporaneamente apriamo un'ulteriore pagina internet ed effettuiamo un'altra ricerca, ci verrà riservato un differente numero di porta (Windows assegna la prima porta disponibile successiva all'ultima utilizzata).

Con lo stesso sistema verranno gestite ad esempio tutte le sessioni internet.

In questo modo il server web sarà in grado di associare ed inoltrare risposte differenti a diverse richieste dello stesso dispositivo.

N.B.: per visualizzare le singole connessioni attive, su Windows si può usare il comando dos netstat.