La più antica sagra a livello nazionale dedicata al Marrone si tiene a Villar Focchiardo. Stand gastronomico, mostre, negozi aperti e bancarelle, giochi per bambini e musica dal vivo.
La festa risale al Dopoguerra a conferma di un paese che vive in simbiosi con i castagneti che lo circondano. Il tutto organizzato dalla Pro loco in collaborazione con il Comune e con le associazioni locali.
In occasione della Sagra i villarfocchiardesi si contendono la palma del Miglior Produttore con la gara del peso: ogni coltivatore infatti presenta i suoi 50 frutti di maggior pezzatura e viene incoronato Miglior Produttore dell’anno colui che fa registrare il peso più alto in assoluto.
Ma la Sagra del Marrone è soprattutto bagno di folla per la “brusatà”, ovvero per la distribuzione di caldarroste preparate dai “brusatairo”. A guidarli le due figure chiave della festa che si rifanno ad una secolare tradizione paesana: “Perù e Gepa”, ovvero “lo Desbatur” e “la Rapoloira” colui che con lunghe pertiche batteva i ricci sugli alberi per far cadere in terra le castagne e colei che le raccoglieva.
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