La Sagra di San Biagio ha avuto anticamente e fino agli anni 60-70 una grande risonanza nei paesi vicini; durava più giornate ed era tradizione ospitare le persone accorse per l’evento mettendo loro a disposizione i fienili per dormire e “broade e muset” sempre pronti in tutte le case.
Nelle aie e nei cortili si ballava al suono della fisarmonica e in piazza, per la gioia dei bambini, arrivavano i giostrai con le loro meraviglie.
Dell’antica tradizione viene riproposta la piacevole ospitalità, interpretata oggi con l’attenzione e la cura con cui viene preparato il tendone riscaldato per accogliere gli ospiti, con l’amore e la pazienza con cui le donne preparano i piatti da servire e accogliendovi in un ambiente piacevole, divertente e carico di calore umano.
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Fonte: sagradimaseris.it