Questo evento coincide con la festa di Sant’Antonio Abate e raduna copiosi gruppi di uomini avvolti in mantelli a ruota, in testa cappelli di paglia, in mano i grandi campanacci “maschi” e “femmine”, per questo simbolo di fecondità.
Molti dei Campanacci di San Mauro Forte sono realizzati da artigiani del posto e, secondo il credo popolare, hanno funzione apotropaica e propiziatoria, con il compito di scongiurare il male e favorire il buon raccolto della terra.
I rumori si attutiscono quando i girovaghi sostano nelle cantine e nei punti di ristoro allestiti in paese per degustare buon vino, salsicce fresche e altri prodotti tipici derivati dall’uccisione del maiale, tradizione che a San Mauro Forte, e in altri paesi lucani, si intreccia inevitabilmente con i festeggiamenti del Carnevale.
La sagra dei Campanacci di San Mauro Forte termina con il funerale e il lamento del fantoccio di Carnevale, appunto, bruciato in piazza.
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Fonte: facebook.com/ilcampanaccio.sanmauroforte