In queste pagine analizziamo la parola codice: dalla definizione al significato che può assumere nei vari contesti. Cosa hanno in comune codice linguistico, codice alfabetico, codice articolo, codice cliente, codice stradale, codice civile, codice PIN, codice di comportamento, codice morse?
Significato di codice
Se osserviamo l'etimologia del termine, "codex" in latino indicava una tavoletta cerata ad uso scrittura.
Per capire cosa rappresentasse la parola codice dobbiamo però tornare indietro nel tempo, circa al 500 a.C., periodo al quale risalgono i primi documenti latini ritrovati.
Questi testi, redatti su materiali durevoli (tanto é vero che sono arrivati fino a noi), contemplavano accordi diplomatici tra società oppure leggi e regole di comportamento soprattutto religioso.
Il codice nella scrittura
Uno degli scopi della scrittura è quello di registrare in modo inalterabile concetti che devono essere condivisi tra le persone.
Regole stabilite più o meno democraticamente, nella forma scritta hanno la forza, rispetto alla forma parlata, di rimanere a disposizione di tutti in modo persistente (verba volant, scripta manent).
I membri di una comunità sono tenuti a rispettare le regole scritte dei codici di comportamento sociale che, più sono precisi e completi, meno spazio lasciano all'interpretazione soggettiva.
Come analizzato da Aristotele nella "Retorica":
"è massimamente conveniente che coloro che stabiliscono leggi in modo retto, definiscano essi stessi tutti, quanti è possibile, e ne lascino il meno possibile a coloro che giudicano"
Genericamente il codice può essere considerato un insieme di regole che ci permettono di accedere a qualcosa.
A cosa serve il codice
In una comunità, il rispetto delle regole del codice civile ci dà accesso alle risorse ed i servizi sociali condivisi;
conoscere le regole del codice linguistico e alfabetico ci abilita a parlare e comprendere la nostra e le altre lingue.
Conoscere un codice PIN o un codice articolo o un codice cliente ci permette di accedere alla gestione delle informazioni legate al codice stesso; le regole di accesso in questi casi sono date dal rispetto dell'esatta sequenza di caratteri e simboli digitati.
Il codice nella comunicazione
In termini generici, il codice è un elemento costitutivo della comunicazione (comunicare = mettere in comune o in comunione); senza questo non saremmo in grado di rapportarci con gli altri esseri viventi: come fossimo l'unico italiano in un villaggio russo, o un bambino appena nato che lamenta mal di pancia oppure ha fame.
Se in qualsiasi comunicazione il "messaggio" può essere considerato l'elemento fondamentale, è necessario, affinché la comunicazione sia efficace, che il mittente e il ricevente conoscano e utilizzino le stesso codice.
Se non abbiamo la garanzia di questo, è possibile che il messaggio non venga compreso anche se ricevuto correttamente.
Sarebbe come mandare nello spazio messaggi a potenziali esseri extraterrestri.
Curiosità:
nel 1977 la Nasa inviò nello spazio una capsula contenente un disco metallico atto ad essere riprodotto su un grammofono; su questo disco venivano descritti il nostro pianeta e la nostra cultura.
Domanda: ammesso che degli extraterrestri (sicuramente molto più intelligenti di noi) riescano ad estrarre le informazioni dal disco, riuscirebbero a decifrarne il contenuto?
Esempio:
quanto ci abbiamo messo noi a decifrare i geroglifici egizi?
Risposta: saremmo ancora in ballo se non avessimo trovato la chiave di lettura (la Stele di Rosetta).
Codice salva vita
Restando sulla Terra, in quanti modi possiamo comunicare?
Noi comunichiamo usando tutti i sensi a nostra disposizione, singolarmente o combinandoli tra loro.
È noto che in caso di necessità si riesca a farsi capire a gesti, oppure col tono di voce: una persona che ci guarda agitando le braccia in mezzo al mare e che grida, sia che dica "help me" oppure "aiuto", non ha bisogno che il messaggio sia completamente comprensibile.
In questo caso, sia il contesto che la ridondanza del messaggio ci portano a recepire un messaggio che si può considerare universale, quindi comprensibile senza alcuna chiave di lettura.
Codice uno a molti
È interessante notare che in questo caso il mittente è uno mentre i destinatari sono tutti (quelli in prossimità, potenzialmente capaci di intervenire).
Codice uno ad uno
Quando ordiniamo un caffè al bar stabiliamo inizialmente un canale visivo con il cameriere, fatto questo mandiamo il messaggio a voce ed aspettiamo la conferma.
Questo è un esempio di comunicazione "uno ad uno" su canali multipli come accade spesso tra persone.
Tramite i dispositivi di comunicazione a distanza, spesso si utilizza un canale unico: quello sonoro per le telefonate o quello visivo nel caso delle chat.
N.B.: con una telefonata possiamo recepire più informazioni rispetto ad una chat; la pronuncia di un operatore telefonico ci può far capire il suo paese di origine, oppure il tono di voce di un familiare ci fa intuire il suo stato d'animo che a volte è in contrasto con le parole.
Codice comunicativo naturale
Va da sé comprendere quale sia il metodo comunicativo più completo tra due persone: quello faccia a faccia, a breve distanza.
In questo tipo di comunicazione, riusciamo ad utilizzare quasi tutti i sensi (canali comunicativi) contemporaneamente: tocchiamo l'interlocutore, annusiamo il suo odore, lo guardiamo e lo ascoltiamo.
Nella comunicazione intima di coppia riusciamo ad utilizzare anche il gusto.
Curiosità: la comunicazione "estrema" di qualsiasi essere vivente si realizza nell'atto riproduttivo; in questa situazione il maschio invia il suo intero codice genetico (o corredo cromosomico) alla femmina tramite le cellule sessuali (gameti).
N.B.: milioni di informazioni devono arrivare senza alcun minimo errore al destinatario (il gamete femminile); il passaggio delle informazioni avviene col contatto delle due cellule; all'interno della cellula femminile avviene la combinazione (l'accoppiamento perfetto) delle informazioni. Ogni informazione maschile si legherà quindi alla sua corrispettiva femminile per dare origine alle cellule del nascituro.
In questo caso la chiave di lettura (il codice), condizione necessaria alla realizzazione del miracolo della vita, potrebbe essere rappresentata da una serie di informazioni relative alla specie, oppure dall'intera struttura del codice cromosomico (se particolare per ogni specie vivente).
Codice linguistico internazionale
Il codice può essere considerato un insieme di regole che permettono prima di cifrare (codificare) e poi decifrare un messaggio.
Nelle comunicazioni pubbliche questo codice deve essere quello noto al maggior numero di persone.
Se vogliamo parlare all'intera popolazione mondiale dovremo utilizzare il linguaggio internazionale ovvero l'inglese.
Codice orale dialettale
Se invece vogliamo circoscrivere la comunicazione a due individui o a livello famigliare o ad un gruppo più ampio, dovremo stabilire un codice speciale sostituendo nomi, utilizzando nomignoli, utilizzando pronunce particolari.
Il dialetto è un esempio di codice orale che mira a circoscrivere la comunicazione a coloro che occupano lo stesso territorio da più generazioni.
Codice segreto
Esistono comunicazioni strettamente riservate, che devono risultare comprensibili solo ed esclusivamente ad un mittente e ad un destinatario.
Per evitare l'intercettazione di queste informazioni che viaggiano spesso su canali pubblici, si creano delle codifiche specifiche (crittografie) conosciute solo agli interlocutori e le si cambia spesso, a volte anche ad ogni singolo invio.
Codice cifrato
In ambito militare, un esempio di informazione in codice è stato rappresentato dalla macchina enigma ideata e brevettata nel 1918 per cifrare messaggi scritti. Tramite una serie di impostazioni elettriche e meccaniche, che dovevano essere sincronizzate tra la macchina del mittente e quella del destinatario, una parola che sembrava senza senso "YHWP" solamente al destinatario appariva sensata "CASA".
Combinazione codice-password
Al giorno d'oggi utilizzando sempre più l'unica rete mondiale Internet per qualsiasi scopo, nel tentativo di mantenere riservati alcuni messaggi, abbiamo bisogno di ricorrere a codici di cifratura differenti per ogni sistema, sia che si tratti di posta elettronica o di applicazioni bancarie.
N.B.: nei sistemi più sicuri (tipo quelli bancari) è interessante notare che le informazioni di accesso e le chiavi di lettura (spesso sotto forma di password) devono raggiungere l'utente tramite canali differenti.
Esempio: accessi al messaggio via Internet e password spedita tramite posta tradizionale, oppure consegna brevi mano di un dispositivo generatore di codice (chiavetta bancaria).
Oggi si tende a fare tutto con lo smartphone, ma sempre utilizzando due canali differenti come Internet + sms.
Secondo il primo assioma sulla comunicazione elaborato dallo psicologo Paul Watzlawick, "tra le persone non comunicare è impossibile".
Effettivamente solo esporsi allo sguardo di chiunque può essere considerato un sistema di comunicazione unilaterale.
Comunichiamo informazioni tramite le nostre sembianze, i nostri movimenti, la nostra voce.
I nuovi sistemi di monitoraggio webcam utilizzeranno questi dati per fornirci promozioni mirate in base alla nostra età e al nostro genere (femminile o maschile).
I sistemi di riconoscimento facciale permetteranno alle istituzioni di riconoscerci (identificarci univocamente) in modo automatico senza il bisogno di esibire i documenti di identità.
Custodiamo per quanto possibile le nostre informazioni; se noi le regaliamo, qualcuno se le venderà per conto nostro.